Dicono di noi 2019: Rapporto economia regionale 2019
18.12.19 Rassegna stampa
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Agenzia Dire
ECONOMIA. EMILIA-R. MEGLIO PERFINO DI BORG: CRESCE PERCHÈ CAMBIA
ANALISTA UNIONCAMERE CITA TENNISTA CHE SI OSTINÒ A NON 'INNOVARE' (DIRE) Bologna, 17 dic. - L'economia e' un po' come certi sport. Ci sono fasi in cui cambia il paradigma, il modo in cui si fanno le cose. Quindi, o sei capace di stare al passo o, per quanto tu possa essere un fuoriclasse, se non sai usare i nuovi strumenti non potrai competere con chi il cambiamento ha saputo abbracciarlo. Un po' come Bjorn Borg, uno dei piu' grandi tennisti di tutti i tempi: dopo il ritiro, nel 1983, il campione svedese all'inizio degli anni '90 torno' a giocare, ma si ostino' a utilizzare le sue vecchie racchette di legno, quando ormai tutti impugnavano le piu' leggere e performanti racchette in grafite. Il risultato fu una serie di cocenti sconfitte subite da avversari sicuramente meno talentuosi, seguite dal ritiro definitivo di Borg. Ecco, per restare nella metafora usata dal vicesegretario di UNIONCAMERE, Guido Caselli, per presentare i dati sull'andamento dell'economia dell'Emilia-Romagna nel 2019, il sistema produttivo regionale ha dovuto affrontare la sfida del 'cambio di racchetta' determinato dall'avvento delle nuove tecnologie. Una sfida affrontata con il piede giusto, visto che, i numeri lo confermano, la regione cresce piu' delle altre aree del Nord, un trend che non cambiera' nei prossimi anni. Tuttavia, si tratta di una crescita ancora lenta e debole, se paragonata con altre aree del mondo. Del resto, puoi essere un fuoriclasse, avere la racchetta di ultima generazione, ma se il campo e' pieno di buche e la pallina e' sgonfia, farai un gran fatica a portare a casa il match. Insomma, anche il contesto conta. "Abbiamo messo in fila Universita', scuole, infrastrutture di ricerca, con un lavoro che e' durato dieci anni. E i risultati si vedono. Ma manca il Paese: se tutto il Paese fosse come l'Emilia-Romagna non avremmo i dati di Pil che abbiamo", osserva l'assessore regionale al Lavoro, Patrizio Bianchi.(SEGUE) (Vor/ Dire) 14:01 17-12-19 NNNN
DIRE) Bologna, 17 dic. - "C'e' un problema di sistema Paese al quale si aggiungono le tensioni a livello internazionale legate alle guerre sui dazi", osserva l'assessore. Cosi', anche l'Emilia-Romagna, seconda regione italiana per valore delle esportazioni, paga il rallentamento dell'economia mondiale. Eppure il 2019 dovrebbe chiudersi con il Pil in crescita, +0,5%, mentre per il 2020 si prevede (fonte Prometeia) un tasso incremento piu' consistente (+1,1%). Nei primi nove mesi dell'anno l'export e' cresciuto del 4,8%, il tasso di disoccupazione e' sceso sotto il 5% e si contano 26.000 lavoratori in piu'. Ma mai come in questa fase, "non e' il settore dove opera l'azienda a fare da spartiacque, ma il come opera", evidenzia Caselli, esaminando i dati. "Ci sono nuove imprese che hanno trovato la capacita' di adattarsi ai nuovi scenari. C'e' un pezzo dell'economia che fatica a stare la passo, come dimostra il calo dell'1,1% dell'industria manifatturiera, legato principalmente all'andamento delle pmi e delle imprese artigiane", spiega il vicesegretario di Unioncamere. Intanto continua il recupero del settore delle costruzione, cosi' come le difficolta' del commercio tradizionale (-1,9%), penalizzato dalla scarsa domanda interna e dalla crescente concorrenza delle piattaforme on line (fa eccezione per i comparti della ristorazione e dell'accoglienza che beneficiano di numeri record del turismo, con 57,4 milioni di presenze nei primi dieci mesi del 2019). Il mercato del lavoro cresce con un incremento degli occupati dell'1,3%. "Il dato sarebbe ancora migliore se le imprese riuscissero a trovare quello che cercano", certifica Caselli. Circa un terzo dei profili richiesti dalle imprese riguarda figure non ancora presenti in azienda, nuovi mestieri che non esistevano, segnale ulteriore di un'economia che cambia. (Vor/ Dire) 14:01 17-12-19 NNNN
Siti web:
Il Carlino QN, 18 dicembre 2019
Bologna 2000, 18 dicembre 2019
Corriere di Bologna, 18 dicembre 2019
La Repubblica, 18 dicembre 2019
La Gazzetta di Parma, 18 dicembre 2019