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La connettività a banda ultra larga è uno strumento che abilita all’innovazione e alla trasformazione digitale dell’azienda.
Dalla diffusione della banda ultra larga (BUL) derivano benefici per le imprese che possono meglio competere sul mercato globale e opportunità di sviluppo territoriale.
Questo è quanto ribadito nel convegno che si è svolto nella sede di Unioncamere Emilia-Romagna, utile a comprendere lo stato di avanzamento del Piano strategico nazionale, gli interventi previsti dalla Regione, per riflettere sul ruolo giocato da tutti gli attori coinvolti nella diffusione della BUL sul territorio regionale e capire come far crescere la cultura digitale, attraverso il progetto “ULTRANET. Banda ultra larga, Italia ultra moderna” sviluppato da Unioncamere e dalle Camere di commercio per aiutare le imprese a cogliere le opportunità che si potranno presto presentare.
“Internet veloce, perché questo significa banda ultralarga – ha spiegato Claudio Pasini, segretario generale di Unioncamere Emilia-Romagna – è un prerequisito, un elemento base per poter consentire a ogni impresa di poter introdurre nuovi modelli di gestione e di business, di diventare più efficienti e competitive sul mercato globale. Consente di relazionarsi meglio con fornitori, con la PA e il territorio, modificare il processo produttivo, migliorare la produttività. E’ un’infrastruttura indispensabile per consentire alle imprese di cogliere tutte le opportunità dell’economia digitale”.
La banda ultralarga è una condizione necessaria per la trasformazione digitale del Paese e delle imprese e riveste un’importanza strategica per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, come stabilito nella strategia EUROPA 2020.
Il sistema Camerale sta dando il suo contributo anche attraverso il progetto Ultranet, che punta proprio ad aiutare le Pmi a superare il ‘digital divide’.
“E’ un’ iniziativa delle Camere di commercio per accompagnare la realizzazione della banda ultralarga che sarà opportunità per la competitività delle imprese e per i territori, l’inclusione sociale, l’occupazione e per la qualità della vita nei territori. – ha affermato Andrea Sammarco, vicesegretario generale di Unioncamere italiana”
La rete nazionale messa in piedi da Unioncamere conta ad oggi 88 PID -punti di impresa digitale, veri e propri sportelli che accompagno le aziende nel loro percorso di digitalizzazione. In un anno sono stati stanziati 14 milioni di euro attraverso voucher per le imprese, pubblicati più di 70 bandi e realizzati circa 470 eventi di formazione con 8000 aziende partecipanti.
Documentazione:
Presentazione Gian Luca Mazzini Lepida
Presentazione Claudio Pasini Unioncamere Emilia-Romagna
Presentazione Andrea Sammarco Unioncamere Italiana
Presentazione Marco Palmerini Infratel