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L’internazionalizzazione è una strada obbligata, soprattutto indirizzata verso mercati nuovi, emergenti, per uscire dalla crisi come confermano i dati Istat sull’ export regionale che è ripartito con un deciso miglioramento delle vendite verso i mercati esteri.
Nel terzo trimestre 2010 in particolare, le esportazioni dell’Emilia-Romagna sono state pari a 10.986 milioni di euro, con un aumento del 20,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, un risultato in linea con il dato nazionale (18,4%).
E’ questo il contesto di contorno al convegno “I nuovi strumenti SIMEST: le opportunità per le imprese italiane”, promosso da Unioncamere Italiana con l’organizzazione di Unioncamere Emilia-Romagna che lo ha ospitato nella sua sede.
L’Unioncamere nazionale ha deciso di mettere in campo una forte azione per informare le piccole e medie imprese sui benefici dei servizi offerti dalla SIMEST (società finanziaria di sviluppo e promozione delle attività delle imprese italiane all’estero, controllata dal Ministero dello Sviluppo Economico partecipata dai principali istituti di credito italiani ed associazioni imprenditoriali) in tema di promozione sui mercati esteri e per il supporto a progetti imprenditoriali.
Dal 2010 SIMEST ha infatti visto accrescere compiti e funzioni con nuove attività. E’ stata infatti estesa l’attività di investment banking, a condizioni di mercato, in Italia e nell’Unione Europea: SIMEST può quindi acquisire partecipazioni di minoranza (fino al 49%) nel capitale sociale di imprese o di loro controllate aventi sede anche all’interno dell’Unione Europea funzionali all’internazionalizzazione,
“Crediamo che lo sviluppo di impresa si faccia su gambe: innovazione ed internazionalizzazione. – ha sostenuto l’amministratore delegato Massimo D’Aiuto –.Se non c’è capacità di innovare, infatti, l’impresa non cresce. L’obiettivo è di sviluppare investimenti produttivi e sostenere i programmi di sviluppo tecnologico nelle aziende che credono nella innovazione e ricerca applicata”.
Da circa sette mesi, con un piano di finanziamenti agevolati, Simest aiuta le piccole imprese che realizzano un fatturato estero almeno del 20%. Il finanziamento, fino a un massimo di 500.000 euro, prevede due fasi: la prima, di due anni, in cui il finanziamento viene erogato in unica soluzione. La seconda, quella del rimborso, dura cinque anni a partire dalla fine del secondo esercizio successivo alla fase di erogazione e avviene con modalità differenziate con tasso agevolato pari al 15% del tasso Ue per le imprese più meritevoli. “Abbiamo avuto un successo strepitoso- ha aggiunto D’ Aiuto- con 110 progetti approvati e 50 milioni di euro finanziati a livello nazionale”.
Quello nella sede di Unioncamere Emilia-Romagna, è stato il secondo appuntamento di un ciclo avviato a Torino il 1 dicembre, che proseguirà ad inizio 2011 con altri incontri programmati da Unioncamere italiana per promuovere a livello territoriale i nuovi servizi di SIMEST.
A Bologna il meeting ha coinvolto quasi un centinaio di imprenditori, informati dunque su finanziamenti agevolati per la patrimonializzazione delle PMI esportatrici; le agevolazioni dei crediti e all’esportazione; i finanziamenti agevolati all’esportazione per studi di prefattibilità, fattibilità e programmi di assistenza tecnica; finanziamenti per programmi di inserimento commerciale sui mercati esteri; partecipazione al capitale di imprese extra UE; fondi venture capital.
Hanno partecipato al convegno oltre a Sandro Pettinato, vicesegretario di Unioncamere nazionale, e Massimo D’Aiuto amministratore delegato di SIMEST, anche Andrea Zanlari e Ugo Girardi presidente e segretario generale di Unioncamere Emilia-Romagna, Erio Luigi Munari, presidente di Promec e Ruben Sacerdoti, responsabile di Sprint-ER e Massimiliano Colombo, direttore marketing della Brevini Power Transmission spa, che ha il suo quartier generale a Reggio Emilia, e che è stata supportata da SIMEST nello sviluppo all’estero di tutte le sue unità di business.