Contenuto
I forti timori riguardanti l’andamento del ciclo economico internazionale che hanno dominato l’estate, paiono essere stati messi temporaneamente in secondo piano.
Nell’edizione corrente si prevede per il 2010 una crescita reale del Pil dell'Emilia-Romagna pari all’1,7 per cento, più ampia rispetto alla stima dell’1,1 per cento effettuata a giugno e prossima a quella registrata nel 2007. Per l’Italia si prospetta un aumento reale, pari all’1,3 per cento, anch’esso rivisto al rialzo dallo 0,8 per cento indicato a giugno. La crescita prevista fino al 2012 permetterà di ottenere solo un parziale recupero della caduta del Pil accusata nel biennio 2008-2009.
Nel 2010, il numero degli occupati dovrebbe ridursi ancora dell’1,0 per cento e ci si attende una variazione analoga anche per il 2011, tanto che una stabilizzazione dell’occupazione potrebbe essere raggiunta solo nel 2012. Il tasso di disoccupazione salirà al 6,2 per cento al termine dell’anno in corso, dal 4,8 per cento del 2009, mentre era del 2,8 per cento nel 2007. Nell’attuale scenario di previsione dovrebbe però giungere a toccare l’8,2 per cento nel 2012.
Nel complesso si conferma un quadro piuttosto pesante, che impone al sistema economico locale e alle singole imprese un’estrema capacità di adattamento a condizioni competitive in rapido mutamento e mette alla prova la tenuta del sistema sociale regionale.
| Scenario di previsione Emilia-Romagna | Edizione settembre 2010 (.pdf 101kb) |