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Con i conti economici regionali, l’Istat ha rivisto al ribasso il dato relativo alla variazione del Pil regionale nel 2008, da -1,0 a -1,5 per cento, e fornisce la prima indicazione riferita al 2009, pari a -5,9 per cento. Nell’edizione corrente lo scenario riduce quindi la stima della crescita reale del Pil dell'Emilia- Romagna sia per il 2010 da +1,7 a +1,5 per cento, sia per il 2011, da 1,4 a 1,0 per cento.
Il numero degli occupati dovrebbe ridursi ancora dello 0,9 per cento e ci si attendono ulteriori variazioni negative anche per il 2011 (-0,4 per cento) e per il 2012. Il tasso di disoccupazione era del 2,8 per cento nel 2007. Dal 4,8 per cento del 2009, salirà al 5,5 per cento al termine dell’anno in corso, ma nell’attuale scenario di previsione dovrebbe crescere ulteriormente, giungendo a toccare il 7,1 per cento nel 2012.
Nel complesso si conferma un quadro piuttosto pesante, che impone al sistema economico locale e alle singole imprese un’estrema capacità di adattamento a condizioni competitive in rapido mutamento e mette alla prova la tenuta del sistema industriale e del sistema sociale regionale.
| Scenario di previsione Emilia-Romagna | Edizione novembre 2010 (.pdf 86kb) |