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In regione il 2013 si chiude all’insegna della recessione, anche se con diversa intensità nei settori di attività. La discesa è lievemente meno rapida di quanto previsto per l’ltalia.
E’ quanto emerso dalla presentazione dei dati del Rapporto sull’economia regionale 2013 realizzato da Unioncamere e Regione Emilia-Romagna. In un contesto di rallentamento dell'economia mondiale nell'anno in corso e nell'attesa di un maggiore crescita globale nel 2014, secondo le stime redatte nello scorso novembre da Unioncamere regionale e Prometeia, l’Emilia-Romagna dovrebbe chiudere il 2013 con una diminuzione reale del Pil dell'1,4 per cento (-1,8 per cento in Italia).
Nei primi nove mesi dell'anno la produzione dell’industria manifatturiera è scesa del 3,1 per cento, il volume d'affari dell’edilizia si è di nuovo e pesantemente ridotto, -5,7 per cento. Nell’ambito dei servizi, le attività commerciali hanno subito una caduta delle vendite del 6,2 per cento.
Non c'è salvezza se non all'estero. I mercati esteri sostengono l'attività. Le esportazioni sono aumentate nei primi nove mesi, ma solo del 2,0 per cento.
| Rapporto sull'economia regionale | Rapporto 2013 (.pdf 3.4mb) | Presentazione Ugo Girardi (457kb) Ι Presentazione Guido Caselli (1.9mb) | Programma convegno 2013 | Video Roncarati | Video vari | Comunicato stampa | Galleria fotografica