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Le imprese femminili resistono a recessione e restrizione del credito. A fine marzo erano 89.179, il 21,2 per cento del totale, solo -0,1 per cento in un anno. Va meglio solo in Toscana, Trentino-Alto Adige e Lombardia. In Italia sono scese dello 0,5 per cento.
Diminuiscono le ditte individuali (-403 unità, -0,7 per cento) e aumentano le società di capitale (+307 unità, +2,7 per cento). A livello settoriale si riducono le imprese agricole, del commercio e della manifattura, mentre aumenta l’auto impiego nei servizi di ristorazione e nei servizi per edifici e paesaggio.
| Imprenditoria femminile | Marzo 2013 - Imprese femminili (.pdf 67kb) | Comunicato stampa |