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I dati del Registro delle imprese a fine giugno.
Sono solo 32.485, il 7,9 per cento delle imprese regionali. In un anno se ne sono perse 1.108 (-3,3 per cento). In Italia la perdita è più contenuta (-2,1 per cento). Situazione meno grave in Lombardia e Veneto. La contrazione è determinata da quella delle ditte individuali (-1.195 unità), ma è più rapida per le società di persone (-10,5 per cento), mentre è boom delle società di capitali (+11,1 per cento). Si contrae la base imprenditoriale giovanile dei settori produttivi: le costruzioni (-986 unità, -10,9 per cento), l’agricoltura (-4,6 per cento) e l’industria (-3,9 per cento). Crescono i servizi (+0,4 per cento), grazie alle attività di alloggio e ristorazione (+2,4 per cento).
| Imprenditoria giovanile | Giugno 2015 - Imprese giovanili (.pdf) | Comunicato stampa |