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I dati del Registro delle imprese a fine settembre.
Sono solo 33.185, l’8,1 per cento delle imprese regionali, 1.086 in meno in un anno (-3,2 per cento). In Italia la perdita è più contenuta (-2,0 per cento). La situazione è meno grave in Lombardia e Veneto. La contrazione è determinata da quella ampia delle ditte individuali (-1.206 unità). La normativa sulle società a responsabilità limitata è al centro tra la caduta delle società di persone (-10,9 per cento) e il boom delle società di capitali (+12,3 per cento). Si contrae la base imprenditoriale giovanile dei settori produttivi: le costruzioni (-987 unità, -10,8 per cento), l’industria e l’agricoltura (-3,4 per cento per entrambe) Crescono i servizi (+0,3 per cento), grazie alle attività di alloggio e ristorazione (+2,4 per cento).
| Imprenditoria giovanile | Settembre 2015 - Imprese giovanili (.pdf) | Comunicato stampa |