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I dati del Registro delle imprese.
Alla fine del 2021 le imprese attive straniere in Emilia-Romagna sono salite a quota 53.192 pari al 13,3 per cento del totale delle imprese regionali e rispetto alla fine del 2020 sono aumentate di 2.533 unità, +5,0 per cento, con un’ulteriore rilevante accelerazione della crescita avvenuta con un ritmo senza precedenti, tanto da risultare la più rapida degli ultimi dieci anni. Sempre rispetto alla fine del 2020 grazie alle misure governative di sostegno alle attività e alla ripresa, negli ultimi tre mesi dell’anno si è arrestata la tendenza negativa che da sempre caratterizzava le altre imprese, quelle non straniere, che sono lievemente aumentate per la prima volta dall’inizio della rilevazione (+360 unità, +0,1 per cento) e sono risalite a quota 347.488. La crescita delle imprese regionali è comunque da attribuire sostanzialmente a quelle di stranieri.
Queste cinque anni fa erano 45.803 pari alI’11,2 per cento del totale delle imprese regionali e da allora sono aumentate del 16,1 per cento. Al contrario le imprese non straniere regionali in questi ultimi cinque anni si sono ridotte del 3,9 per cento. È quanto emerge dai dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio elaborati da Unioncamere Emilia-Romagna.
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