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L’indagine sulla congiuntura di Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna.
L’artigianato dell’industria.
La congiuntura. Nel secondo trimestre prosegue la tendenza negativa della produzione delle imprese artigiane della manifattura regionale con una diminuzione del 2,4 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’andamento è stato peggiore di quello del complesso dell’industria regionale (-0,3 per cento) che conferma una chiara correlazione positiva tra la dimensione aziendale e l’andamento produttivo. L’andamento del fatturato a prezzi correnti è divenuto negativo nel trimestre con una flessione dell’1,3 per cento e la prospettiva non appare positiva in quanto gli ordini hanno avuto un arretramento del 3,0 per cento.
Il registro delle imprese. A fine giugno le imprese attive manifatturiere artigiane erano 25.369 e si sono ridotte del 3,6 per cento rispetto allo stesso mese dello scorso anno con una perdita di 961 imprese. La variazione è in linea con la diminuzione del complesso delle imprese dell’industria in senso stretto regionale (-3,5 per cento, -1.506 imprese), ma superiore a quella delle imprese artigiane attive nell’industria nazionale (-2,6 per cento). L’andamento è stato determinato soprattutto dal settore della moda (-284 imprese) e dall’industria della metallurgia e delle lavorazioni metalliche (-249 unità), ovvero dalla subfornitura regionale.
L’artigianato delle costruzioni.
La congiuntura. La limitazione della portata dei “bonus”, l’inflazione e i suoi effetti redistributivi e la politica monetaria restrittiva hanno contribuito a determinare un calo del volume d’affari a prezzi correnti delle imprese artigiane tra aprile e giugno (-3,5 per cento) rispetto allo stesso periodo del 2022, volume d’affari che per il complesso delle costruzioni regionali è rimasto invariato.
Il registro delle imprese. A fine giugno scorso la consistenza delle imprese attive artigiane nelle costruzioni è scesa a 50.079 unità con una diminuzione di 1.656 imprese (-3,2 per cento) rispetto a un anno prima. Le imprese attive del complesso delle costruzioni regionali sono diminuite in misura leggermente più contenuta (-2,5 per cento, -1.710 imprese). Si è accentuata la tendenza negativa delle ditte individuali (-1.902 unità) mentre continuano a crescere solo le società di capitali (+407 unità).
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