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L’identikit del mercato del lavoro

In due anni l’occupazione del settore privato in Emilia-Romagna è scesa dell’1,2%. Tiene l’alimentare. Minerali non metalliferi e “sistema moda” i settori più colpiti. Sono queste alcune indicazioni dall’ultima rivelazione di SMAIL - Sistema di Monitoraggio Annuale delle Imprese e del Lavoro - che fotografa la consistenza e l’evoluzione delle imprese attive in regione e dei loro addetti. Il sistema informativo, accessibile on-line dai siti delle Camere di Commercio della regione e di Unioncamere Emilia-Romagna (http://www.ucer.camcom.gov.it), rileva che nel biennio 2007-2009, la contrazione occupazionale regionale risulta di poco superiore al punto percentuale (1,2%), il che segnala una buona tenuta del sistema produttivo emiliano-romagnolo nel suo insieme in questi anni di forte crisi. Nel periodo considerato, la contrazione è da attribuire soprattutto all’industria (-5,1%) e alle costruzioni (-3,6%), parzialmente compensate dalla variazione positiva dei servizi (+1,7%) e dalle public utilities (+2,5%). L’agricoltura ha contenuto la riduzione occupazionale a meno dell’1%.

Ultimo aggiornamento

30-08-2022 14:08

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