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Il documento funge da indirizzo politico e definisce il quadro di obiettivi comuni e azioni per elevare la competitività dell’economia regionale. Si tratta di un testo di ampio respiro, che indica le direttrici di marcia della rete delle strutture camerali dell’Emilia-Romagna. L’impianto generale del documento per il triennio 2007-2009 presenta, a ben vedere, una sostanziale validità e attualità. L’aggiornamento fino alla scadenza del mandato del Consiglio di amministrazione dell’Unioncamere Emilia-Romagna (giugno 2011), presenta pertanto elementi di continuità con gli obiettivi strategici del triennio precedente. Vanno considerati ancora validi – pur con gli aggiornamenti legati all’evoluzione del contesto esterno di riferimento e ai risultati raggiunti - gli obiettivi comuni e le opzioni strategiche fissati alla fine del 2006. Si tratta di scelte che hanno ispirato le linee annuali di attività dell’Unione regionale, con conseguente raggiungimento di molte delle tappe intermedie programmate.
Tracciando in sintesi un bilancio dei risultati conseguiti nel triennio rispetto agli obiettivi programmati, in tema di “rafforzamento delle Unioni regionali” sono state intensificate “le collaborazioni con le Unioni dei territori limitrofi”, stipulando protocolli d’intesa con i sistemi camerali della Toscana e delle Marche; è stata, parallelamente, impostata un’attività di coordinamento che ha consentito il confronto dei programmi di intervento adottati nei più significativi contesti regionali. Anche sul versante della “interlocuzione con le istituzioni” e delle “alleanze con il mondo associativo” si è registrata la stipula di accordi di collaborazione con la Regione, con UPI e ANCI Emilia-Romagna, con le Centrali cooperative, la Confservizi e il Forum del Terzo settore. Si è inoltre sviluppata la collaborazione con il Tavolo regionale dell’imprenditoria e con la Confindustria, soprattutto in materia di infrastrutture per il trasporto delle merci.
Unioncamere ha inoltre supportato, insieme alla Regione e al mondo associativo, lo sviluppo dell’attività dei Confidi regionali, impostando indirizzi strategici con le Camere di commercio per convogliare il supporto verso il sistema di garanzia regionale: gli enti camerali hanno accompagnato i consorzi fidi nel percorso di concentrazione e specializzazione delle strutture finalizzato all’iscrizione all’elenco speciale dell’articolo 107 del Testo Unico Bancario. L’impegno dal sistema camerale per garantire, aderendo ai protocolli di collaborazione promossi dalla Regione, adeguati flussi creditizi alle PMI si è intensificato dopo l’insorgere della crisi finanziaria internazionale.
Quanto alle attività che afferiscono alla dimensione comunitaria, è stato ben avviato il programma di attività del consorzio interregionale SIMPLER, che opera nell’alveo della nuova rete europea integrata per l’innovazione e per l’informazione verso le imprese. Il potenziamento delle iniziative di monitoraggio dell’economia si è concretizzato nell’avvio degli osservatori regionali sul project financing e sul credito. Relativamente alla ricerca di efficienza ed economie di scala attraverso i servizi associativi con dimensione regionale, sono stati reimpostati e potenziati il Piano formativo per il personale camerale e il Servizio legale. E’ stato inoltre costruito, adottando una logica di benchmarking, il bilancio sociale di sistema, attraverso un’aggregazione dei bilanci delle nove Camere di commercio, delle loro aziende speciali e dell’Unione regionale, riclassificando gli interventi a seconda della destinazione e della tipologia. Per tale via il sistema camerale comunica agli stakeholders il valore aggiunto e l’impatto sull’economia regionale derivanti dalle proprie attività e le modalità con le quali sono stati determinati. Sul versante infine delle scelte organizzative e di gestione delle risorse umane interne all’Unione regionale, partendo dai risultati del progetto di balanced score card, sono stati ridefiniti l’organigramma, i contenuti operativi delle Aree di attività e le modalità di gestione dei progetti speciali.