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Primo impegno concreto a livello nazionale del sistema camerale con un atto formale nella lotta alle infiltrazioni criminose nell’economia.
Nell’Aula Magna di Palazzo Scaruffi, sede istituzionale della Camera di commercio di Reggio Emilia, è stato firmato il protocollo “Le Camere di commercio contro la criminalità per la legalità”.
Si tratta di un “patto” tra le Camere di Commercio di Modena, Reggio Emilia, Caltanissetta e Crotone per la lotta contro ogni forma di criminalità. Oltre ai presidenti delle quattro Camere di commercio che hanno avviato il percorso, significativa la presenza del presidente di Unioncamere Italiana, Ferruccio Dardanello, di Unioncamere Emilia-Romagna, Andrea Zanlari e di altri presidenti degli enti camerali della emiliano-romagnoli: la riunione del consiglio di amministrazione di Unioncamere Emilia-Romagna è stata svolta proprio a seguito della firma del protocollo a Reggio Emilia per favorire la presenza dei presidenti e testimoniare così l'importanza dell'iniziativa.
Il protocollo “contro la criminalità e per la legalità” è un testo che fissa un percorso comune per l'affermazione di una cultura della legalità e definisce azioni congiunte contro la criminalità: i sottoscrittori s’impegnano a monitorare e sviluppare le azioni strategiche del sistema camerale, anche mediante il contrasto alla criminalità e ad aiutare le imprese iscritte nei rispettivi Registri camerali per la messa in atto di azioni di interscambio delle attività produttive, economiche ed anche sociali (se attinenti alla “mission” delle Camere) con l’obiettivo di accrescere le potenzialità delle singole imprese.
Per far questo, è stato istituito un gruppo di lavoro con unità operative nelle quattro Camere di Commercio promotrici.
Tra gli obiettivi concreti previsti dal protocollo anche la sinergia con tutte le Istituzioni preposte all’ordine pubblico e la sicurezza, le Prefetture “in primis”, e la finalità dichiarata dai presidenti, anche attraverso l’impegno con Unioncamere nazionale, di costituire uno specifico fondo di primo intervento nei confronti delle aziende colpite dal fenomeno estorsivo, a patto che queste denuncino gli autori.
Tutti d’accordo sulla necessità che le Istituzioni di ogni provincia condividano i principi fissati dal protocollo perché la legalità è un tema che necessita di un lavoro di squadra sul territorio; il protocollo è un segnale che vuole incoraggiare la fiducia nelle istituzioni che si dichiarano in prima linea contro le infiltrazioni criminali nell’economia.
Il presidente nazionale di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, oltre ad annunciare la volontà di sensibilizzare tutte le Camere di Commercio sui principi fissati dal protocollo, ne ha sottolineato il valore.
“Questa iniziativa – ha detto Dardanello - rappresenta un contributo concreto a mantenere sani i sistemi produttivi locali. Per questa ragione proporrò di allargare questo protocollo a tutte le Camere di Commercio d’Italia, in particolare perché attraverso il monitoraggio dei dati economici del territorio sia possibile contrastare e prevenire tempestivamente i fenomeni di infiltrazione e tutelare con più efficacia chi rispetta le regole e opera correttamente sui mercati”.
Comunicato stampa