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...nel dossier di Libera promosso dall’Assemblea Legislativa della Regione
Realizzare iniziative utili a contrastare fenomeni di infiltrazione criminale nel tessuto economico ed imprenditoriale e ad accrescere la sensibilità comune per il rispetto della legalità che è pilastro imprescindibile di ogni convivenza civile e fattore fondamentale per il vero sviluppo economico, sociale ed umano. E’ l’obiettivo del protocollo d’intesa tra Libera e Unioncamere Emilia-Romagna che è stato siglato nella sala Polivalente dell’Assemblea Legislativa a Bologna al termine del convegno “Mafie senza confini, noi senza paura” di presentazione del dossier sulle mafie in Emilia-Romagna, realizzato da Libera Informazione su impulso della stessa Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna.
Carlo Alberto Roncarati, presidente di Unioncamere Emilia-Romagna e Luigi Ciotti, presidente di Libera hanno firmato il protocollo a conclusione del convegno.
L’accordo fissa la modalità di collaborazione per la lotta alla criminalità organizzata ed alle infiltrazioni mafiose nell’economia. Libera si occuperà di realizzare progetti di formazione per l’affermazione della cultura della legalità a supporto del sistema camerale.
Fra le varie misure, l’intesa prevede la promozione del progetto “SOS Giustizia”, un servizio di ascolto e di assistenza alle vittime della criminalità organizzata”, che sarà gestito da Libera la quale si impegna a garantirne l’operatività nelle sedi delle Camere di commercio aderenti.
Unioncamere Emilia-Romagna si impegna poi a supportare Libera nell’attività di monitoraggio e mappatura dei beni confiscati alle mafie nel territorio regionale con particolare riferimento alla gestione di beni produttivi ed aziendali ed a mettere a disposizione le informazioni e gli studi di natura economico-statistica elaborati dai propri uffici.
Un altro punto dell’accordo prevede in particolare, l’impegno da parte di Unioncamere ER, previo accordo con InfoCamere Scpa, società informatica del sistema camerale nazionale, per l’acquisizione di informazioni e dati relativi ad imprese oggetto di analisi da parte del settore legalità di Libera. Infine è prevista la possibilità di promuovere la conoscenza e diffusione di prodotti a marchio “Libera Terra” nel rispetto delle finalità istituzionali di Unioncamere.
Il dossier è composto da 192 pagine che forniscono la mappa completa della presenza delle cosche – ‘Ndrangheta, Camorra, Cosa nostra - nelle province (nessun territorio ne è immune) e numeri che dicono tutto: 8.500 commercianti vittime dell'usura, 2 mila di estorsione, 1.250 segnalazioni di operazioni finanziarie sospette arrivate alla Banca d'Italia nel primo semestre del 2011.
Quello che emerge dall'indagine è che il rischio è rappresentato dal confine sempre più labile tra legalità e illegalità. E’ più conveniente infatti per le organizzazioni criminali riciclare i grandi profitti ottenuti dal traffico di stupefacenti infiltrandosi nell’economia legale. I campi di attività sono assai diversificati e tendono a dilatarsi: appalti pubblici ed edilizia privata, estorsioni e usura, apertura di attività commerciali, gestione di locali notturni, commercio di alimenti contraffatti, sfruttamento della prostituzione, gioco d’azzardo, servizi alla grande distribuzione, persino l’ingresso in società di calcio… Per il raggiungimento di questi risultati, le organizzazioni mafiose non possono prescindere dall’interazione con la Pubblica amministrazione e la politica.
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