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Unioncamere Emilia-Romagna, nell’ultima seduta di Giunta, ha approvato un documento sulla riforma enti intermedi e riordino ambiti territoriali di riferimento del sistema camerale.
Il testo, che tiene conto degli approfondimenti del Comitato dei Segretari Generali, fa il punto sulle linee di sviluppo dell’operatività degli enti camerali chiamati sempre più ad elevare l’efficienza degli interventi per la competitività delle imprese.
Il documento traccia la direzione di marcia di un percorso di riorganizzazione, prendendo a riferimento la stella polare dell’ottimizzazione della gestione delle competenze camerali, perseguendo economie di scala e di specializzazione, in modo da aumentare il volume degli interventi di promozione dell’economia, contenendo a un tempo i costi.
Il sistema camerale deve dunque rafforzare l’impegno a tutti i livelli per adottare le soluzioni organizzative che consentano di svolgere ancora più efficacemente la propria funzione.
In questo contesto, si segnala la gestione associata come “strumento per conseguire economie di scala e specializzazione” e per la valorizzazione del lavoro di ogni Camera di commercio nell’interpretazione delle dinamiche economiche.
Il sistema camerale dell’Emilia-Romagna ritiene necessaria una manovra di razionalizzazione di tutti i punti della rete. Anche a livello nazionale si deve intensificare l’impegno per rendere più spedito il percorso avviato di riposizionamento delle strutture nazionali di sistema, ricercando anche in questo caso economie di scala e di specializzazione, attraverso sia operazioni di fusione e accorpamento, sia la messa in comune di servizi, professionalità e sedi. In Emilia-Romagna proseguiranno le iniziative e gli interventi camerali sui diversi fattori che condizionano il livello di competitività delle imprese, per imboccare in collaborazione con un’ampia platea di soggetti pubblici ed associativi un nuovo sentiero di crescita economica.
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