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Timidi segnali che allontanano lo spettro della recessione e danno il segnale di un' inversione di tendenza rispetto ai lunghi anni di crisi. E' quanto emerge dai dati dell' Osservatorio TrendER di CNA Emilia Romagna sul primo semestre 2015. L'ìndagine ha analizzando la situazione delle imprese con meno di 20 dipendenti. Migliorano i dati del fatturato tra primo e secondo trimestre dell' anno, il cui andamento passa da una diminuzione tendenziale del -3,7% ad un +0,04%. Tra i settori, crescono alimentare, metalmeccanica, legno e trasporti, in positivo il tessile mentre soffrono ancora le costruzioni.
In linea più generale c' è un piccolo segno più nei fatturati delle piccole imprese dell' Emilia-Romagna. E soprattutto un rallentamento degli indicatori negativi. Se il fatturato complessivo ha continuato a diminuire ma un ritmo decisamente inferiore (da -7,7% del 2014 si è passati a -1,8), l' analisi dell' andamento per trimestre mostra il passaggio da una diminuzione tendenziale del 3,7% nel primo a un +0,04% del secondo. Era dal 2012 che non compariva un segno più sui fatturati delle piccole imprese analizzate.
Il dato negativo del fatturato complessivo è legato al -3,1% del conto terzi che comunque ha visto rallentare la sua discesa (nel secondo semestre 2014 era stata del -8,5%, nel precedente di -10,2%). A crescere tra primo e secondo trimestre 2015 sono alimentare (+7,6%), metalmeccanica (+4,4%), legno (+2,15%), trasporti (+1,3%) e tessile (+0,4%) mentre le costruzioni soffrono ancora (-6,1%). Indicazioni positive dagli investimenti (+1,4%), tornati a crescere dopo sei semestri consecutivi di calo. A livello territoriale, confrontando primo e secondo trimestre, a crescere sono le province di Modena (+7,8%), Parma (3,1%), Forlì-Cesena (2,7%), Piacenza (2,5%) e Rimini (1,4%). In negativo Ferrara (-11%), Ravenna (-8,1%), Reggio Emilia (-4,4%). Stabile Bologna (-0,04%).