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Le piastrelle “made in Emilia-Romagna” continuano ad arredare le abitazioni in tutto il mondo. Nei primi sei mesi del 2015 le esportazioni di ceramica della regione hanno superato il valore di 1,8 miliardi di euro, con un aumento del 6,6 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Il comparto delle piastrelle in Italia si sviluppa quasi esclusivamente lungo la via Emilia, nel tratto che unisce Reggio Emilia a Bologna –passando, ovviamente, per Modena - si concentra quasi il novanta per cento della produzione nazionale, un sesto delle esportazioni mondiali.
Una piccola area dell’Emilia che compete contro il colosso cinese, detentore del 40 per cento del commercio mondiale e che ogni anno conquista nuove quote di mercato.
Sono questi alcuni dati che emergono da un’analisi realizzata dal Centro studi e ricerche di Unioncamere Emilia-Romagna in collaborazione con Bureau Van Dijk, attraverso l’utilizzo della piattaforma Trade Catalyst .
Nel 2014 le esportazioni mondiali del settore ceramico hanno sfiorato i 21 miliardi di euro. Quasi il 40 per cento del mercato mondiale è detenuto dalla Cina, l’Italia è il secondo Paese per valore delle esportazioni con una quota di mercato mondiale del 17,5 per cento, di cui il 94 per cento ascrivibile a imprese dell’Emilia-Romagna.
Vale a dire che ogni cento euro di prodotti ceramici commercializzati a livello mondiale quasi 17 afferiscono a produzioni made in Emilia-Romagna.