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Nell’anno appena trascorso il tessuto imprenditoriale della provincia di Forlì-Cesena ha evidenziato difficoltà diffuse nella maggior parte delle attività economiche, una rilevante contrazione della redditività aziendale, il perdurare della crisi con aggravanti strutturali in alcuni settori (edilizia, trasporti), aggravate dall’andamento meteorologico nel settore agricolo, criticità nelle dinamiche occupazionali e diminuzione dei prestiti alle imprese e degli investimenti.
L’industria manifatturiera, anche se con ritmi di crescita non ancora soddisfacenti, ha registrato però una dinamica congiunturale positiva. E segnali positivi si rilevano anche per le imprese che hanno intrapreso la strada dell’innovazione e dell’internazionalizzazione.
Complessivamente, il valore aggiunto prodotto nel 2014 è stimato in calo dello 0,5%.
Da evidenziare, tuttavia, un trend in miglioramento rispetto al 2013 (-1,6%) e la prospettiva di tornare in terreno positivo nel 2015 (+0,7%)
In sintesi va evidenziato che gli effetti di questa lunga crisi sono stati pesanti per tutte le province italiane, ma, nonostante le difficoltà, il posizionamento della provincia nel contesto nazionale, si conferma però buono.
I principali indicatori mostrano infatti buone capacità di reazione e si confermano solidi anche in prospettiva.
Inoltre, i principali attori del territorio hanno continuato ad investire nella sostenibilità economica, culturale e sociale, attraverso linee strategiche, progetti e realizzazioni condivise e partecipate che iniziano ora a dare i loro frutti e ad aprire significative opportunità generando le condizioni perché si rafforzi un senso generalizzato di fiducia.
“La capacità di agganciare la ripresa - ha dichiarato il presidente camerale Alberto Zambianchi - dipende da ciascuno di noi e soprattutto dal nostro approccio. Nonostante molte scelte fondamentali siano prese a livello nazionale e internazionale e il nostro spazio di intervento possa sembrare limitato, il nostro Territorio possiede importanti risorse sulle quali puntare; filiere e competenze eccellenti e un sistema di relazioni ricco e articolato e molti sono gli ambiti importanti nei quali il ruolo che, insieme, possiamo giocare, è fondamentale”
Tra le diverse specializzazioni del territorio, il settore agroalimentare caratterizza fortemente il sistema produttivo con imprese innovative e competitive che svolgono un ruolo strategico veicolando, insieme alla cultura enogastronomica, l’immagine di un territorio di qualità e promuovendo percorsi concreti di crescita. All’agroalimentare è dedicato l’approfondimento tematico del Rapporto sul tema “Cibo, Cultura, Economia e Sviluppo”.
“Siamo profondamente convinti che la nostra straordinaria cultura, non solo in campo gastronomico, rappresenti un patrimonio unico e amato nel mondo, che può arricchire la performance economica. Il cibo è elemento decisivo della nostra identità e “Casa Artusi”, valorizzando il padre della cucina italiana, promuove in Italia e all’estero le eccellenze del nostro Territorio.” Ha dichiarato Laila Tentoni, vice presidente di Casa Artusi, che è intervenuta sul tema “Cultura gastronomica come opportunità concreta di crescita e di sviluppo”.
Oscar Farinetti, Ideatore e fondatore di Eataly ha concluso con una riflessione sul “Made in Italy agroalimentare come asset strategico e competitivo per il nostro Paese e per i singoli Territori”.
Nel settore “Alimentare”, Eataly ha caratteristiche di grande interesse per le prospettive del nostro territorio:
“Tuteliamo i prodotti italiani, dotati di storia e tradizioni, per andare oltre alla semplice merce e parlare di uomini e di territorio, del loro impegno per salvaguardarlo e renderlo produttivo in modo sostenibile, riscoprendo e reinventando continuamente nuovi modi di viverlo e di relazionarsi con esso”.
Allegati: Comunicato stampa - Discorso di Alberto Zambianchi, Presidente Camera Commercio Forlì-Cesena - Documentazione (pdf)