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L'Anguria Reggiana è ufficialmente un marchio IGP (Indicazione geografica protetta). Con questo traguardo l' Emilia-Romagna ottiene il 44esimo marchio Igp e Dop, consolidando il suo primato europeo. La conferma è arrivata dall' assessore regionale all'Agricoltura, Simona Caselli.
Sulla Gazzetta Ufficiale dell' Unione Europea è stato infatti pubblicata nei giorni scorsi la relativa domanda di registrazione con il cosiddetto "documento unico", cioè il disciplinare produttivo che contiene la descrizione delle caratteristiche organolettiche del tipico frutto estivo e delimita con precisione l' area di coltivazione.
A questo punto le regole comunitarie prevedono che decorso il periodo di tre mesi per le eventuali obiezioni, l' iter della domanda proseguirà il suo corso per arrivare infine all' iscrizione ufficiale nell'apposito elenco comunitario subito dopo l' estate.
L'Anguria Reggiana aveva avuto l'Igp provvisoria nel 2015.
E' il primo prodotto specificamente reggiano ad ottenere l'Igp e anche la prima anguria a ricevere questo riconoscimento a livello europeo.
La caratteristica che la contraddistingue è il sapore particolarmente dolce della polpa, che deriva dall'elevato tenore zuccherino.
In particolare, l’Anguria Reggiana è prodotta nelle tipologie: tonda, ovale e allungata.
La tonda ha le caratteristiche della tipologia Ashai Mijako: frutto tondo; buccia di color verde grigio e sovra striature di colore verde scuro; polpa croccante, soda e di colore rosso vivo a maturazione completa; peso variabile dai 5 ai 12 kg.
L'ovale possiede le caratteristiche della tipologia Crimson: frutto tondo ovale; buccia di colore verde medio-brillante e sovra striature di color verde scuro; polpa croccante, soda e di colore rosso a maturazione completa; peso variabile dai 7 ai 16 kg.
L'allungata ha le caratteristiche della varietà Sentinel: frutto allungato; buccia di colore verde medio brillante e sovra striature di color verde scuro; polpa croccante, soda e di colore rosso vivo a maturazione completa; peso variabile dai 7 ai 20 kg.
La zona di produzione comprende l’intera superficie dei Comuni di Bagnolo in Piano, Cadelbosco di Sopra, Campagnola, Castelnovo Sotto, Correggio, Fabbrico, Novellara, Poviglio, Rio Saliceto, S. Martino in Rio e parte della superficie dei Comuni di Boretto, Brescello, Campegine, Gattatico, Gualtieri, Guastalla, Reggio Emilia, Reggiolo, Rolo, Rubiera. (rq).
Intervista a Simona Caselli