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Testate buone pratiche agricole che permettono di ridurre le emissioni responsabili del cambiamento climatico, senza penalizzare rese produttive e qualità dei prodotti
Bologna - Ridurre i gas serra di origine agricola è possibile. Grazie a tecniche di coltivazione e di allevamento che garantiscano, a parità di rese produttive e di qualità dei prodotti, un taglio significativo alle emissioni di anidride carbonica, protossido di azoto e metano.
Lo dimostra il progetto Climate ChangER, coordinato dalla Regione Emilia-Romagna, i cui risultati conclusivi verranno illustrati a Bologna mercoledì 14 dicembre nel corso dell’iniziativa Agricoltura e cambiamento climatico. Buone pratiche messe in campo a partire dalle ore 14,30 (Aula Magna della Regione, viale Aldo Moro 30). Aprirà i lavori l’assessore regionale all’agricoltura Simona Caselli.
Climate ChangER è un progetto europeo partito nel 2013, che ha visto la partecipazione di alcuni dei principali gruppi dell’agroalimentare nazionale ed emiliano-romagnolo: Barilla, Granarolo, Coop Italia, Apoconerpo , ParmaReggio, Unipeg, Cso e Consorzio del Parmigiano Reggiano.