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Negli ultimi anni, il calo delle risorse pubbliche -in particolare europee- che finanziavano i corsi post diploma e i master, ha fatto sì che molti percorsi di questo tipo oggi non siano più gratuiti. Quali soluzioni adottare?
IFOA , ente di formazione delle Camere di Commercio e Unioncamere Emilia-Romagna, ha promosso una propria offerta a pagamento, ma con la consapevolezza che di favorire la partecipazione a questi corsi a chinon ha la disponibilità economica, si è attrezzata con una modalità, il cosiddetto prestito d’onore, per poter andare incontro alle esigenze dei giovani e delle famiglie.
Come funziona il prestito d'onore?
Non è un’idea nuova, anzi è molto utilizzata in particolare nei paesi anglosassoni come forma di sostegno finanziario che i giovani utilizzano per pagare l’iscrizione e il mantenimento agli studi e che poi, concluso il percorso formativo e trovato il lavoro, restituiscono in modo rateizzato. Il prestito d’onore ha una durata molto più estesa di un finanziamento al consumo tradizionale, ha condizioni vantaggiose e in particolare prevede un periodo ponte fra la conclusione degli studi e l’inizio dell’attività lavorativa (quantificato in 12 mesi), nel quale non vengono maturati interessi e si “congela” la situazione. Sappiamo che in Italia però l’accesso a un finanziamento richiede sempre delle garanzie ed è qui che IFOA è voluta intervenire.
IFOA ha stanziato risorse dal proprio patrimonio e le ha messe a disposizione, vincolandolo, per creare un Fondo di Garanzia al quale i ragazzi possono accedere per finanziare il loro percorso formativo. IFOA si fa così garante delle possibilità di ottenere il finanziamento. Ha costruito questa possibilità assieme a un istituto di credito, Banca Intesa, che ha garantito a sua volta la possibilità di moltiplicare l’importo che IFOA aveva messo a disposizione fino ad arrivare a 1.000.000 di euro di prestiti erogabili e a condizioni molto vantaggiose in termini di tassi di interesse.
Prosegue l'intervista completa di Umberto Lonardoni, direttore di IFOA