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La riforma dell’organizzazione turistica regionale è legge. L’Assemblea legislativa ha approvato , senza voti contrari, il progetto di legge della Giunta regionale che modifica la disciplina dell'organizzazione turistica dell’Emilia-Romagna, passando dalla promozione del prodotto turistico alla valorizzazione di un mix fra destinazioni e prodotti di eccellenza.
“Questa nuova legge che, come avevamo promesso, approviamo soltanto dopo un anno di governo, ha l'ambizione di raggiungere nei prossimi anni traguardi importanti, quali i 50 milioni di presenze turistiche e l'aumento dell'apporto al Pil regionale del comparto turistico”, ha sottolineato il presidente della Regione Stefano Bonaccini. “Una legge che passa dalla valorizzazione del ‘prodotto’ alla valorizzazione di ‘prodotto e territorio’. Che vuole mettere in campo le tantissime eccellenze presenti nella nostra regione (mare, Appennino, terme, castelli, borghi antichi, città d'arte, vari patrimoni Unesco, centri storici, Duomi e chiese, musei, paesaggi, assieme a musica, motori e cibo) che già all'Expo di Milano, con grande successo, presentammo attorno ai brand della Motor valley, della Food valley e della Wellness valley. La promozione delle nostre eccellenze - ha spiegato il presidente - si rivolgerà ai mercati internazionali tradizionali, ma anche a nuovi mercati, per valorizzare al meglio le offerte turistiche dell'Emilia-Romagna. Così come decisive saranno le realizzazioni di alcune infrastrutture, necessarie a garantire qualità e competitività ai nostri territori”.
La “legge Corsini” ha raccolto un ampio consenso ed è arrivata in Aula preceduta da una diffusa presentazione sul territorio regionale, con appuntamenti che hanno visto la partecipazione dei soggetti pubblici e privati interessati allo sviluppo dell’economia turistica regionale. Già in Commissione assembleare era emersa una condivisione bipartisan, sfociata nell'approvazione dei 21 articoli senza alcun voto contrario. “Con questa legge raccogliamo la sfida dei cambiamenti istituzionali rappresentati dalle funzioni coordinate di area vasta e ci apriamo al futuro, alle nuove esigenze dei mercati e, in particolare, dei turisti che vogliamo rimettere al centro del sistema. - ha detto l'assessore regionale al Turismo e commercio Andrea Corsini - Con le nuove ‘destinazioni turistiche’, in particolare, lavoreremo per creare collaborazioni e connessioni territoriali che accomunino le strategie e le azioni promozionali degli Enti locali con la realizzazione dei progetti di commercializzazione da parte del sistema delle imprese. Vogliamo consolidare e rilanciare la leadership del nostro turismo sul mercato italiano e aumentarne la competitività sui mercati esteri, con l’ambizioso obiettivo di accrescere in modo significativo la quota delle presenze nell'arco dei prossimi cinque anni”.
Le novità della legge
Il nuovo testo definisce le attività della Regione e l'esercizio delle funzioni conferite agli enti locali territoriali e agli altri organismi interessati allo sviluppo del turismo, ridisegna il sistema dell'organizzazione turistica e definisce una nuova governance, con l'istituzione delle “Destinazioni turistiche”: soggetto pubblico di area vasta pensato e proposto in coerenza con le disposizioni della legge regionale in materia di “riordino istituzionale”. Viene, inoltre, istituita la Cabina di regia regionale cui sono affidate le funzioni di concertazione sulle linee strategiche per lo sviluppo delle attività di promo-commercializzazione turistica delineate dalla Giunta regionale.
La nuova legge modifica in parte l'assetto delle competenze di Regione, Province e Comuni con un accresciuto ruolo di Apt Servizi. In particolare, si punta su un maggiore ruolo di coordinamento e indirizzo politico della Regione, sul protagonismo dei Comuni e su un ruolo attivo dei soggetti pubblici e privati. Si conferma la competenza regionale in ordine all’organizzazione turistica e si avvia la creazione di uno specifico Osservatorio regionale sul turismo come strumento per la puntuale conoscenza dei mercati turistici e per favorire lo sviluppo e l'innovazione dell'offerta turistica emiliano-romagnola.
Nel giorno dell'ok alla legge sul turismo, l'Assemblea legislativa approva anche con accordo bipartisan (ma astenuto il Movimento 5 stelle) una legge per il sostegno delle pro loco
Il provvedimento, che si sviluppa in 11 articoli, è fondato su cinque punti essenziali: una chiara definizione di cosa sono le Pro loco; agevolare i Comuni nello stipulare convenzioni con le Pro Loco; definire, all’interno dello schema generale delle Associazioni di promozione sociale, un ambito specifico dedicato alle Pro loco, ribadendo la loro partecipazione ai bandi previsti dalla Legge regionale 34/2002; procedere al riconoscimento delle strutture massimamente rappresentative delle Pro loco"; infine, "coinvolgere i rappresentanti delle Pro loco nella programmazione dell’offerta turistica regionale.