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Casa Artusi, centro di cultura gastronomica della cucina domestica, Regione Emilia-Romagna, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e Catchy con l’organizzazione di Talent Garden, dedicano un appuntamento con l’innovazione e la tradizione a Pellegrino Artusi, unificatore e promotore della cultura italiana con il libro “La Scienza in cucina”. Sabato 18 febbraio (dalle ore 9) e domenica 19 febbraio (dalle ore 17) andrà in scena #ArtArtusi Hackathon,. E’ un modo per portare avanti, in modo tecnologico, la “missione” iniziata da Pellegrino Artusi.
La sfida: digitalizzare la cucina domestica italiana e il valore dei prodotti sviluppando nuove soluzioni per comunicarla ed esportarla. L’universo artusiano delle ricette potrà prendere vita attraverso l’ideazione di website, mobile app, e-commerce, gaming, blog. E’ un evento gratuito aperto a studenti, professionisti, startupper, Italian food lovers e appassionati di: sviluppo software; progettazione interfacce; marketing e commerciale; comunicazione e branding; 3D Making; product design che vorranno cimentarsi in una competizione di idee in cui si fondono tecnologia e cucina.
I team saranno affiancati da Mentor che avranno il compito di facilitare, stimolare e supportare i progetti. Si partirà da immagini e ricette dell’Italian cuisine per dar vita alle idee tecnologiche più smart e innovative attraverso soluzioni hardware e software. A tre team vincitori andranno premi in denaro.
E’ disponibile il regolamento relativo all’evento.
Per saperne di più, consultare il sito www.artartusi.com
Chi è Pellegrino Artusi?
Nato a Forlimpopoli il 4 agosto del 1820, Pellegrino Artusi ancor più che una persona è stato un libro, o meglio, una raccolta di ricette. La Scienza in cucina, opera pubblicata nel 1891, contribuì a costruire l’identità più radicale e antica della cultura culinaria italiana. Con semplicità e chiarezza espositiva, Artusi volle collezionare le ricette tramandate di regione in regione e restituirle a cuochi e cuoche nell’unica lingua italiana. Un vero e proprio impegno civile per fare dell’alimentazione e della gastronomia un valore identitario da diffondere nel mondo.