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In tutto si è arrivati a 48,2 milioni di presenze, pari a oltre un milione in più rispetto al 2015, e a 10,2 milioni di arrivi.
Sono numeri da record quelli fatti registrare nel 2016 dal turismo in Emilia-Romagna.Numeri che, se si considera il nuovo comparto introdotto nella rilevazione 2016 e che comprende le località che non rientrano nei prodotti turistici tradizionali, arrivano a 52 milioni di presenze e 11,7 milioni di arrivi.
Crescono sia la clientela nazionale (+2,4% gli arrivi e +1,9% le presenze) sia quella internazionale (+1,3% gli arrivi e +2,7% le presenze), in un comparto capace di innovare e diversificare l’offerta, andando al di là delle circostanze climatiche che l’anno scorso hanno visto una primavera abbastanza negativa e un’estate partita con difficoltà a causa delle condizioni meteo (sette giorni in meno di sole e otto giorni variabili in più sempre rispetto al 2015).
Ecco quindi il segno più dalla riviera (+2,4% gli arrivi e +1,4% le presenze) alle città d’arte, protagoniste di un vero boom (4% gli arrivi e +8,2% le presenze), fino all’Appennino in forte crescita (+2,6% gli arrivi e +4,5% le presenze). Esempio del nuovo comparto sono invece Sassuolo e Imola, che fanno parte del nuovo prodotto Ceramic Land e che registrano complessivamente un +2,1% sia degli arrivi che delle presenze.
I dati forniti dall’Osservatorio sul turismo regionale di Unioncamere Emilia-Romagna sono stati presentati a Bologna, nel corso di una conferenza stampa nella sede della Regione cui hanno partecipato il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini e l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini.
I dati sono elaborati con metodologia Trademark Italia
che prevede, oltre alla rivalutazione periodica delle statistiche ufficiali, anche la stima, in tempo reale, dell’andamento turistico. Tale stima viene elaborata attraverso le indicazioni fornite da un panel di oltre 3 mila operatori di tutti i comparti insieme a vari riscontri indiretti, come i dati relativi alle uscite ai caselli autostradali, gli arrivi aeroportuali, i movimenti ferroviari, le vendite di prodotti alimentari e bevande, i consumi di energia elettrica, acqua e gas, fino alla raccolta di rifiuti solidi urbani.
Comunicato stampa
Sintesi dati
Servizio TG3