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È in partenza la Camera di Commercio dell’Emilia, la più grande a livello regionale e una delle prime realtà del sistema camerale italiano.
Mercoledì 12 luglio, alle ore 14,30, nella sede di via Giuseppe Verdi, 2, a Parma, si insedierà il Consiglio generale della Camera di Commercio dell’Emilia, frutto dell’integrazione tra le Camere di Commercio di Reggio Emilia, Parma e Piacenza.
Il Consiglio procederà all’elezione del primo presidente del nuovo Ente che, per dimensioni, si collocherà in testa alla graduatoria delle Camere di Commercio dell’Emilia-Romagna e al sesto posto a livello nazionale.
La seduta del Consiglio è pubblica. Ai lavori interverranno numerose autorità, tra cui l’Assessore regionale allo sviluppo economico Vincenzo Colla, i Presidenti, i Prefetti e diversi amministratori dei territori interessati alla fusione.
Sarà eletto il primo presidente della Camera di Commercio dell’Emilia (e saranno forniti approfondimenti sulla consistenza sulla nuova realtà, sulle caratteristiche dei territori in cui svilupperà le sue azioni e ai prioritari obiettivi di lavoro. I vicepresidenti saranno eletti successivamente dalla Giunta camerale, che verrà nominata a fine mese.
Il nuovo Ente opererà su un territorio che si estende su oltre 8.300 chilometri quadrati e nel quale sono insediate quasi 157.000 localizzazioni di imprese.
Con un valore prossimo ai 30 miliardi di euro, l’Emilia è la seconda Camera di commercio italiana per valore dell’export.
In Emilia l’export per abitante nel 2022 è pari a 23.801 euro, quarta Camera di commercio in Italia, preceduta da Vicenza, Arezzo-Siena, Modena.
Ulteriore conferma dell’importanza dell’export per la Camera di commercio dell’Emilia viene dal dato della sua incidenza sul valore aggiunto, oltre il 64 per cento, sesta nella graduatoria nazionale. Dal 2000 a oggi le esportazioni dell’Emilia sono aumentate in termini reali – quindi al netto dell’inflazione - di quasi il 90 per cento, valore che la colloca ancora una volta tra le prime Camere di commercio del Paese.