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Con l’accorpamento delle Camere di commercio di Reggio Emilia, Parma e Piacenza nasce la Camera di commercio dell’Emilia. La fusione rientra all’interno di un processo di riorganizzazione del sistema camerale nazionale che, tra i cambiamenti previsti, riduce a 60 il numero delle Camere di commercio in Italia.
La nuova Camera di commercio dell’Emilia è la più grande della regione e presenta numeri che la collocano per rilevanza in posizione di vertice anche nella graduatoria nazionale: ottava per presenza di imprese, quinta per valore aggiunto, seconda per export.
La NOTA allegata, a cura del Centro studi Unioncamere Emilia-Romagna, sistema informativo PABLO, riassume alcuni numeri del territorio definito dal perimetro delle tre province e alcune considerazioni sulle dinamiche socio-economiche dell’area emiliana così individuata.
Dalla narrazione dei numeri emerge il racconto di un territorio che fonde caratteristiche comuni e, al tempo stesso, mette in relazione specializzazioni produttive tra loro complementari. Guardare all’Emilia non come la somma di tre province ma come a un unico territorio rende evidente come i confini amministrativi siano sempre meno esplicativi delle dinamiche economiche e sociali, le traiettorie seguite da persone e imprese appaiono in perenne riconfigurazione con confini che si ridisegnano in funzione dei cambiamenti demografici ed economici.