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Nell’edizione 2011 dell'indice di libertà in economia, diffusa il 26 gennaio, il punteggio medio a livello mondiale, sintesi dell’indice di libertà economica, è salito di 0,3 punti a 59,7. Molti governi si sono nuovamente dedicati a ricostituire un solido equilibrio fiscale, a garantire l’apertura dei mercati e a mettere in atto riforme.
Nella classifica dell’edizione 2011, ai primi posti troviamo Hong Kong e Singapore, seguiti con un po’ di distacco da Australia, Nuova Zelanda, Svizzera e Canada.
L’Italia figura all’87° posto, tra i 183 paesi presi in esame, con un punteggio di 60,3/100. Rispetto allo scorso anno ha perso 13 posizioni (era al 74° posto) e ha conseguito ben 2,4 punti in meno (aveva ottenuto 62,7/100), un andamento contrario alla tendenza emersa a livello mondiale verso una maggiore libertà in economia. L’Italia è l’ottavo paese tra quelli che hanno subito le più ampie riduzioni dell’indice complessivo nel corso dell’anno.
| The Heritage Foundation | The Wall Street Journal | The 2011 Index of Economic Freedom | Nota (38kb) |