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I risultati dell’indagine congiunturale sull’industria realizzata in collaborazione tra Unioncamere Emilia-Romagna, Confindustria Emilia-Romagna e Intesa SanPaolo.
Nel secondo trimestre 2012 è proseguita la fase di recessione avviata negli ultimi tre mesi del 2011. Produzione, vendite e, più ancora, ordini sono in calo. Fanno eccezione le esportazioni e gli ordini esteri che registrano un lieve rafforzamento della loro tendenza leggermente positiva.
Tutti i settori sono apparsi in difficoltà, in particolare i sistemi legati al legno e alla moda, quindi la metallurgia e le lavorazioni metalliche. La recessione colpisce più duramente le imprese minori e le piccole, meno orientate al commercio estero, che evidenziano i cali più ampi.
L'andamento regionale è risultato comunque meno negativo di quello riferito al complesso dell'industria nazionale (-6,6 per cento).
L’attuale fase della congiuntura industriale in senso Emilia-Romagna assomiglia molto però alla condizione sperimentata nel quarto trimestre 2008, alla soglia della grande recessione del 2009.
La rilevazione del secondo trimestre non ha interessato le imprese situate nei comuni colpiti dal sisma, tenendo conto delle quali, con tutta probabilità, la recessione rilevata avrebbe avuto un'intensità ancora maggiore.
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