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L’indagine sulla congiuntura di Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna.
Con i sostegni al settore e il recedere della pandemia accelerano decisamente la ripresa del volume d’affari a prezzi correnti (+11,9 per cento) e la crescita delle imprese (+1,5 per cento) che ha posto fine a più di dieci anni di incessante riduzione.
Nel secondo trimestre 2021, nonostante la residua pressione della pandemia, la tendenza positiva per l’industria delle costruzioni emiliano-romagnola si è decisamente rafforzata permettendo di recuperare a pieno i livelli dello stesso trimestre del 2019. Tra aprile e giugno, gli stimoli introdotti a sostegno del settore delle costruzioni, la capacità organizzativa delle imprese e il progressivo recedere della pandemia hanno reso possibile una decisa accelerazione della ripresa avviata lo scorso trimestre, tanto da permettere di realizzare un notevole incremento del volume d’affari a prezzi correnti rispetto allo stesso periodo del 2020 (+11,9 per cento). Il volume d’affari ha quindi ora pienamente recuperato il livello dello stesso periodo del 2019, superandolo dello 0,5 per cento.
A fine giugno la consistenza delle imprese attive, che costituiscono l’effettiva base imprenditoriale, nelle costruzioni è risultata pari a 65.957 unità, con un ulteriore incremento di 959 imprese (+1,5 per cento) rispetto allo stesso periodo del 2020. Non solo si è quindi registrato un quarto segno consecutivo di crescita tendenziale delle imprese attive delle costruzioni dopo più di dieci anni di incessante riduzione, ma l’espansione della base imprenditoriale è risultata più ampia di quella rilevata nel trimestre precedente. La tendenza negativa, che aveva raggiunto il culmine nel 2013 e da allora si era andata gradualmente indebolendo, pare essere stata definitivamente interrotta.