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Unioncamere Emilia-Romagna ha elaborato i dati relativi agli addetti delle localizzazioni di impresa operanti in Emilia-Romagna, con sede legale in regione o altrove.
L’andamento complessivo.
Dopo il rimbalzo post pandemia del primo trimestre 2022, la pluriennale tendenza all’aumento dell’occupazione in Emilia-Romagna si è normalizzata e il ritmo della crescita è rimasto elevato ma è risultato più contenuto trimestre dopo trimestre. Questo andamento ha subito un brusco rallentamento nel trimestre in esame, che prospetta un’inversione di tendenza nel breve periodo.
A fine marzo 2023, gli addetti delle localizzazioni di imprese operanti in Emilia-Romagna hanno raggiunto quota 1.689.109 con un incremento di solo 4.392 unità in più (+0,3 per cento) rispetto allo stesso trimestre del 2022. Nello stesso periodo a livello nazionale l’andamento positivo degli addetti ha subito un altrettanto brusca decelerazione (+0,5 per cento). Anche tutte le altre maggiori regioni del Nord Italia hanno registrato un marcato rallentamento della crescita degli addetti analogo a quello evidenziato in Emilia-Romagna. La crescita è risultata leggermente più sostenuta in Lombardia (+0,8 per cento), sostanzialmente analoga in Veneto (+0,4 per cento), mentre in Piemonte l’andamento degli addetti si è invertito facendo segnare una lieve flessione (-0,3 per cento) rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno.
Dipendenti e indipendenti.
Come avviene all’avvio di fasi di rallentamento, si è assistito contemporaneamente a un forte calo degli indipendenti e a un aumento dei dipendenti sia nel complesso sia nei singoli settori. Gli addetti alle dipendenze sono saliti a 1.397.017 unità con un incremento di 27.770 addetti (+2,0 per cento) rispetto allo stesso periodo del 2022, anche se la variazione è stata più contenuta rispetto a quella del trimestre precedente. Al contrario, la storica tendenza negativa degli addetti indipendenti ripresa dal terzo trimestre 2019 ha condotto ad una loro autentica caduta che li ha fatti scendere a 292.092 con una diminuzione di 23.378 unità (-7,4 per cento).
I macrosettori.
Tra i macrosettori considerati, l’incremento più rapido lo ha registrato l’occupazione in agricoltura (+1.451 unità, +1,9 per cento), ma l’incremento complessivo degli occupati regionali è stato determinato dalla buona crescita degli addetti dell’industria (+5.814 unità, +1,2 per cento) giunti a 492.697, con un aumento di 8.706 dipendenti (+1,9 per cento) e una riduzione decisa degli indipendenti (-2.892 unità, -8,1 per cento). Nella manifattura sono aumentati soprattutto gli addetti nella fabbricazione di macchinari e apparecchiature (+2.283 unità, +2,2 per cento) ed è da notare il rapido aumento dell’occupazione nella fabbricazione di altri mezzi di trasporto (+14,5 per cento). Al contrario, la perdita più ampia e sostanziale l’ha subita l’occupazione nella fabbricazione di apparecchiature elettriche ed apparecchiature a uso domestico non elettriche (-530 addetti, -3,0 per cento).
L’occupazione nel complesso dei servizi ha avuto solo una minima flessione (-1.243 unità, -0,1 per cento) ed è scesa a 984.175 unità, ma quella nell’insieme del commercio ha registrato una flessione tendenziale di 3.070 unità (-1,1 per cento) che l’ha ridotta a 274.419 unità ed è stata determinata dalla sensibile riduzione degli indipendenti (-6.521 unità, -7,7 per cento) e degli addetti del commercio al dettaglio (-1.681 addetti, -1,2 per cento).
Al contrario, gli addetti dell’insieme degli altri servizi diversi dal commercio si sono portati a quota 709.756 con un incremento di 1.827 unità (+0,3 per cento), in quanto l’aumento dei dipendenti (+9.572 unità, +1,6 per cento) ha più che compensato la sensibile riduzione degli indipendenti (-7.745 unità, -7,1 per cento). In particolare, si sono registrati un notevole e veloce aumento degli addetti nelle attività finanziarie e assicurative (+3.427 addetti, +6,8 per cento) e un incremento dell’occupazione nei servizi di alloggio e ristorazione (+2.180 addetti, +1,5 per cento). Al contrario, in quest’ambito, gli occupati nel trasporto e magazzinaggio hanno subito la diminuzione più rilevante (-4.312 unità, -4,1 per cento).
Infine, ha pesato sull’andamento dell’occupazione regionale anche la riduzione degli addetti delle costruzioni (-1,2 per cento, -1.630 unità), scesi fino a 134.512, che è stata determinata da una sensibile diminuzione degli indipendenti (-5.624 unità, -9,9 per cento) non compensata da un aumento degli addetti alle dipendenze (+3.994 unità, +5,0 per cento).
L'analisi completa degli Addetti delle localizzazioni.
I dati degli Addetti delle localizzazioni.