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Nel primo trimestre 2023, l’andamento della produzione delle imprese artigiane della manifattura regionale ha invertito in negativo la tendenza e ha fatto registrare una diminuzione tendenziale dell’1,2 per cento. L’andamento della produzione manifatturiera artigiana è stato peggiore di quello positivo anche se contenuto della produzione del complesso dell’industria regionale nello stesso trimestre (+1,1 per cento) anche per effetto di una chiara correlazione in senso positivo tra la dimensione aziendale e l’andamento produttivo.
A fine marzo le imprese attive ammontavano a 25.634 con un’eccezionale caduta del 3,1 per cento rispetto allo stesso mese dello scorso anno, pari alla perdita di 823 imprese. Il ritmo con cui si è ridotta la base imprenditoriale artigianale ha accelerato ancora rispetto alla variazione riferita al trimestre precedente ed è apparso lievemente più rapido di quello del complesso delle imprese dell’industria in senso stretto regionale (-2,9 per cento), che ha comportato una perdita di 1.243 imprese.
Il volume d’affari a prezzi correnti ha fatto registrare un incremento del 1,5 per cento rispetto allo stesso periodo del 2022. Ma contrariamente a quanto accaduto fino al trimestre precedente, la ripresa per le imprese artigiane del settore è stata chiaramente inferiore alla crescita del 3,0 per cento del volume d’affari a prezzi correnti registrata dal complesso dell’industria delle costruzioni regionale .
A fine marzo 2023 la consistenza delle imprese attive artigiane, che costituiscono l’effettiva base imprenditoriale. nelle costruzioni è scesa a 50.762 unità con la perdita di 834 imprese (-1,6 per cento) rispetto a un anno prima. L’andamento della base imprenditoriale è risultato solo leggermente peggiore di quello del complesso delle imprese dell’industria delle costruzioni regionale (-1,0 per cento).
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