Contenuto
L’indagine trimestrale sulla congiuntura del commercio al dettaglio di Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna.
Nel quarto trimestre 2022 le vendite a prezzi correnti degli esercizi al dettaglio in sede fissa dell’Emilia-Romagna sono aumentate con un ritmo leggermente più sostenuto (+2,1 per cento) rispetto a quello del trimestre precedente, certo però non corrispondente al passo dell’inflazione dei prezzi al consumo. Questo incremento ha comunque permesso di superare decisamente il livello delle vendite dello stesso trimestre del 2019, l’ultimo precedente la pandemia, rispetto al quale quelle correnti sono risultate superiori del 3,5 per cento.
Nonostante la velocità dei cambiamenti nel settore del commercio e nei comportamenti dei consumatori e soprattutto una fiammata inflazionistica senza precedenti, il 2022 si è chiuso con un ulteriore recupero del valore delle vendite del 2,3 per cento. Questo costituisce il più rapido incremento mai registrato dall’avvio della rilevazione, escludendo quello ottenuto nel 2021, ma non ha ugualmente ancora permesso di recuperare il valore delle vendite effettuate nel 2019, rispetto al quale quelle del 2021 sono risultate ancora inferiori dello 0,6 per cento. Nel complesso del 2022 la ripresa delle vendite è stata trainata ancora una volta dallo specializzato non alimentare (+2,8 per cento), quindi da iper, super e grandi magazzini (+2,4 per cento), ma non si è estesa alle strutture dello specializzato alimentare (+0,1 per cento).
Al 31 dicembre 2022 le imprese attive nel commercio al dettaglio sono risultate 41.917 e rispetto ad un anno prima sono diminuite di 840 unità con la discesa più rapida degli ultimi 10 anni (-2,3 per cento) fatta eccezione per quella subita nel 2019. L’andamento è risultato solo lievemente meno pesante di quello nazionale (-2,8 per cento).
Tutte le edizioni dell'analisi completa della Congiuntura del dettaglio .
Tutti i dati della Congiuntura del dettaglio