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Gli scenari delle economie locali realizzati da Prometeia ed elaborati da Unioncamere Emilia-Romagna
Nelle stime la ripresa dell’economia regionale lo scorso anno dovrebbe avere toccato il 3,8 per cento e fatta eccezione per quella del 2021, è stata la più rapida dopo il boom dell’anno 2000. Ma la crescita dovrebbe bruscamente rallentare nel 2023 (+0,8 per cento), sotto l’effetto congiunto della spinta dell’inflazione, della riduzione del reddito reale, in particolare, dei salari reali, e della stretta monetaria in corso. Il rallentamento sarà però meno sensibile rispetto a quanto precedentemente previsto, per effetto del trascinamento derivante dal più elevato ritmo di crescita fatto registrare alla fine dello scorso anno, tanto che la stima della crescita è stata ulteriormente rivista al rialzo di tre decimi di punto percentuale.
Nel 2022 la ripresa è stata trainata dalle regioni del nord (+3,8 per cento) e ha visto l’Emilia-Romagna scivolare nella classifica della crescita dietro a Lombardia e Veneto insieme alla Valle d’Aosta. Nel 2023 la stagnazione riallineerà la crescita delle regioni italiane, che sarà guidata contemporaneamente da Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna tutte con lo stesso ritmo di espansione.
In un’ottica europea, la crescita del Pil regionale per lo scorso anno è risultata al di sopra della media dell’area dell’euro con un andamento decisamente migliore rispetto a Germania e Francia. Nonostante il rallentamento previsto per il 2023, la lieve espansione prospettata a livello regionale dovrebbe nuovamente allinearsi a quella dell’area dell’euro superando nuovamente quella di Germania e Francia anche se risulterà più contenuta della crescita della Spagna.
Nonostante un sensibile rallentamento, lo scorso anno sono state ancora di gran lunga le costruzioni a trainare l’aumento del valore aggiunto reale con un ritmo di crescita quasi doppio rispetto a quello dei servizi, mentre l’industria ha pressocché spento i motori. Questo quadro dovrebbe venire nuovamente confermato nel 2023, ma con una dinamica decisamente inferiore per tutti i settori considerati.
Nel 2022 la crescita dell’occupazione ha superato quella delle forze di lavoro e ha permesso un ulteriore riduzione del tasso di disoccupazione al 5,0 per cento. Nel 2023 queste tendenze proseguiranno, l’aumento dell’offerta di lavoro sarà meno rapido della crescita dell’occupazione e il tasso di disoccupazione potrà ulteriormente ridursi al 4,7 per cento.
L'analisi completa dello Scenario Emilia-Romagna. Previsione macroeconomica a medio termine |