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Gli scenari delle economie locali realizzati da Prometeia ed elaborati da Unioncamere Emilia-Romagna
Nelle stime la crescita dell’economia regionale dovrebbe bruscamente rallentare nel 2023 (+1,1 per cento), sotto l’effetto congiunto della spinta dell’inflazione, della riduzione del reddito reale, in particolare, dei salari reali, e dell’effetto della stretta monetaria in corso. Ma il rallentamento sarà meno ampio di quanto precedentemente previsto, per effetto del trascinamento derivante dal più elevato ritmo di crescita fatto registrare alla fine dello scorso anno e nel primo trimestre di quest’anno, tanto che la stima della crescita è stata ulteriormente rivista al rialzo di tre decimi di un punto percentuale. La fase di rallentamento economico dovrebbe protrarsi anche nel 2024, ma risulterà moderata e permetterà una crescita del Pil dello 0,8 per cento
Nonostante un sensibile rallentamento, anche nell’anno in corso saranno ancora e di gran lunga le costruzioni (+4,8 per cento) a trainare l’aumento del valore aggiunto reale con un ritmo di crescita doppio rispetto a quello dei servizi (+2,3 per cento), mentre l’industria subirà una recessione in termini reali (-2,3 per cento). Nel 2024 invece, si avrà una ripesa dell’attività industriale, un rallentamento ulteriore della crescita dei servizi, mentre sarà il settore delle costruzioni a passare bruscamente in recessione.
Come avviene dal 2021, anche nel 2023 la crescita dell’occupazione sarà più rapida dell’aumento dell’offerta di lavoro e il tasso di disoccupazione potrà ulteriormente ridursi al 4,4 per cento. La tendenza proseguirà più contenuta anche nel 2024 e il tasso di disoccupazione potrà ridursi lievemente al 4,3 per cento.
L'analisi completa dello Scenario Emilia-Romagna. Previsione macroeconomica a medio termine |