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L’indagine sulla congiuntura di Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna.
Limitata a metà febbraio scorso la portata dei “super bonus” introdotti in precedenza a sostegno del settore delle costruzioni, la fase di stasi dell’attività vissuta tra aprile e giugno ha poi condotto nel corso dell’estate a una prima lieve flessione del volume d’affari a prezzi correnti rispetto allo stesso periodo del 2022 (-0,1 per cento). A testimonianza del primo segno di riduzione dell’attività nel terzo trimestre il saldo dei giudizi tra le quote delle imprese che hanno rilevato un aumento o viceversa una riduzione del volume d’affari rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno è divenuto negativo scivolando a -0,6 punti dai precedenti +3,1. L’andamento dell’attività del settore delle costruzioni nel trimestre ha dato una nuova conferma di una netta correlazione positiva tra la dimensione d’impresa e l’andamento del volume d’affari. Il volume d’affari delle piccole imprese ha subito solo una flessione molto contenuta (-0,3 per cento), quello delle medie imprese è sceso dell’1,5 per cento, mentre la crescita dell’attività delle grandi imprese da 50 a 500 dipendenti nel terzo trimestre dell’anno si è ridotta, ma è rimasta comunque sostenuta (+3,5 per cento). Nel corso dell’estate l’andamento negativo della base imprenditoriale ha avuto una nuova conferma con una diminuzione tendenziale delle attive di 615 imprese (-0,9 per cento) solo più contenuta di quella del trimestre precedente. Tra aprile e giugno l’occupazione nelle costruzioni rilevata da Inps ha ripreso a crescere con un ritmo progressivamente più contenuto ed è giunta a quota 141.476 (+2,7 per cento, +3.726 unità).
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