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L’indagine sulla congiuntura di Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna.
Dopo la decisa revisione dei “super bonus” a metà febbraio dello scorso anno, l’attività nel settore delle costruzioni ha avuto un semestre di stasi, seguito da una forte accelerazione negli ultimi mesi del 2023. A inizio anno, con l’entrata in vigore della nuova normativa, l’attività ha decisamente invertito la tendenza in negativo, ma tra aprile e giugno si è registrata una nuova lieve ripresa. Nella scorsa primavera il volume d’affari a prezzi correnti delle costruzioni ha messo a segno un lieve incremento (+0,4 per cento) rispetto allo stesso periodo del 2023. A conferma del cambiamento di tendenza dell’attività nel secondo trimestre, anche il saldo dei giudizi tra le quote delle imprese che hanno rilevato un aumento o viceversa una riduzione del volume d’affari rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno è risalito prontamente in territorio positivo, attestandosi, comunque, su un livello un livello contenuto, portandosi dai precedenti -8,4 punti a +3,4. Il movimento è stato determinato soprattutto da una sensibile riduzione della quota delle imprese che hanno registrato diminuzione del volume d’affari che è scesa dal 30,8 per cento dello scorso inverno al 22,7 per cento, mentre si è ripresa in misura più contenuta la quota delle imprese che hanno registrato un aumento del volume d’affari, che è salita dal precedente 22,4 per cento al 26,1 per cento. Al momento della rilevazione, avvenuta lo scorso luglio, le imprese si attendevano un consolidamento della tendenza di moderata crescita del volume d’affari nel corso dell’estate. Il saldo dei giudizi delle imprese sul volume d'affari previsto per il terzo trimestre 2024 si è mantenuto in territorio positivo ed è rimasto sostanzialmente invariato a quota +6,4 dal precedente +6,6.
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