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Unioncamere Emilia-Romagna ha analizzato i dati Istat delle esportazioni delle regioni italiane.
Nel corso dell’estate, le esportazioni emiliano-romagnole (poco più di 20.234 milioni di euro, il 13,8 per cento dell’export nazionale) hanno subito una flessione dell’1,1 per cento rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. Nello stesso periodo, i prezzi alla produzione industriale dei prodotti destinati al mercato estero rilevati da Istat solo a livello nazionale sono aumentati nel complesso solo dello 0,1 per cento. Quindi, si può suggerire che si sia registrata una diminuzione leggermente più ampia delle vendite all’estero in quantità. Il risultato regionale è risultato decisamente meno pesante di quello del complesso dell’export nazionale (-4,6 per cento) che ha decisamente accentuato la tendenza negativa avviata nel trimestre precedente.
I settori.
Il contributo negativo più consistente all’andamento regionale è giunto dalle esportazioni dell’industria della metallurgia e dei prodotti in metallo, che ha mantenuto il deciso andamento negativo (-18,2 per cento), mentre il contributo positivo nettamente più ampio è venuto dall’export dei macchinari e apparecchiature, sia per il suo rilievo (27,4 per cento dell’export complessivo), sia perché ha avuto un nuovo forte incremento (+9,9 per cento).
Le destinazioni.
L’export regionale ha acuito la tendenza negativa (-2,9 per cento) in Europa, il suo mercato chiave (63,9 per cento), ha continuato ad aumentare sui mercati americani (+2,1 per cento) e anche sui mercati asiatici (+4,3 per cento).
L'analisi completa delle Esportazioni regionali .
I dati delle Esportazioni regionali .