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I risultati dell’indagine curata da Regione, Unioncamere regionale e Università di Modena e Reggio Emilia.
Il 65% delle imprese adotta almeno una delle tecnologie abilitanti 4.0. Una su cinque ha raggiunto un buon grado di maturità digitale. L’Emilia-Romagna a livello nazionale si colloca al terzo posto tra le regioni per digitalizzazione delle aziende
Dallo studio, che esamina la digitalizzazione e la gestione dei flussi informativi in rapporto a ogni singola funzione aziendale, emerge come in Emilia-Romagna il grado di maturità digitale cresca all’aumentare delle dimensioni, tra i 250 e i 499 addetti. Il mercato B2B è quello più digitalizzato.
Il settore informazione e comunicazione è il più aperto al digitale, ma c’è varietà elevata nella manifattura, dove più avanti sono macchinari-apparecchiature, gomma, metallurgia e autoveicoli.
Un altro dato rilevante è che il 65% delle imprese adotta almeno una delle tecnologie abilitanti 4.0. Dalla ricerca, riguardo l’aspetto della consapevolezza digitale, emerge però l’alto numero di imprese che utilizzano tecnologia senza essere formate e di qui la necessità di investire sotto questo profilo, per rispondere all’evoluzione della domanda di professioni e competenze.
La seconda parte dell’indagine è rivolta a fornire una misura di questi aspetti. Si guarda alla adeguatezza dei processi formativi all’interno delle imprese e all’andamento della domanda di lavoro.
Secondo lo studio, il calo dell’occupazione -osservato nel periodo considerato - non è dovuto all’uso di robot e agli investimenti nelle tecnologie di informazione e comunicazione, ma alla concorrenza di Paesi emergenti quali la Cina e alla crisi economica tra il 2008 e il 2013.
Allegati:
Maturità digitale, nuove tecnologie e nuove professioni nelle imprese in Emilia Romagna (PDF), parte I (PDF), parte II (PDF).