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La natimortalità delle imprese non è quella dei momenti peggiori, ma l’andamento delle imprese attive fa segnare la fase finora più acuta della crisi. Nel 2012 si riduce la base produttiva, diminuiscono le imprese delle costruzioni (-1.528) e manifatturiere (-1.121). L’andamento negativo è stato determinato dalle ditte individuali (-4.057) e dalle società di persone (-1.202), a fronte della crescita delle società di capitale (+432), molto limitata, e delle cooperative e consorzi (+307).
Il dato delle imprese attive rende meglio l’effettiva capacità operativa della base imprenditoriale. A fine 2012 le attive sono risultate 424.213. Non sono più operative 2.372 imprese rispetto a fine settembre e 4.520 dalla fine del 2011. In entrambi i casi si tratta delle cadute più rilevati dall’avvio della crisi.
Nel solo quarto trimestre, alla riduzione della base imprenditoriale ha dato un forte contributo anche l’inatteso arretramento delle società di capitale (-513 unità, -0,6 per cento), il più ampio mai registrato.
E' il quadro che emerge da una elaborazione di Unioncamere Emilia-Romagna sulla base dei dati Movimprese delle Camere di commercio.
| Demografia delle imprese - Movimprese | Movimprese - 4° trimestre 2012 (.pdf 127kb) | Comunicato stampa |