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Al termine dell’anno la flessione delle imprese attive (-1.989 unità, -0,5 per cento) è più contenuta rispetto a quella dell’anno precedente (3.173 unità). La pandemia ha originato un deciso rallentamento delle iscrizioni e, in misura ancora più ampia, delle cessazioni. Nascono e chiudono poche imprese, una dinamica piatta in attesa di capire l’evoluzione della crisi pandemica. A livello nazionale la base imprenditoriale aumenta lievemente. La più ampia flessione è delle imprese del commercio (-1.167), segue quella dell’agricoltura (-1.014), ben minori le perdite nella manifattura, nel trasporto e magazzinaggio, negli altri servizi e nell’alloggio e ristorazione. Il complesso dei servizi contiene la flessione (-0,3 per cento) e dal suo interno giungono gli unici segnali positivi, in particolare dell’aggregato dei servizi di supporto alle imprese, immobiliare, attività professionali, scientifiche e tecniche, finanziarie e assicurative.
E' il quadro che emerge da una elaborazione di Unioncamere Emilia-Romagna sulla base dei dati Movimprese delle Camere di commercio.
| Demografia delle imprese - Movimprese | Dicembre 2020 (.pdf) | Banca dati | Comunicato stampa |