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Unioncamere Emilia-Romagna ha elaborato i dati del Registro imprese delle Camere di commercio. Procede il processo di concentrazione imprenditoriale e di riorganizzazione delle filiere produttive In Emilia-Romagna si riduce il numero delle imprese, aumenta l’occupazione, aumenta la dimensione delle imprese in termini di addetti e attività economica, si rafforzano le strutture delle imprese.
Le imprese attive.
Alla fine dello scorso settembre le imprese attive sono scese a 394.772 con una diminuzione pari a 4.407 unità (-1,1 per cento) rispetto al termine dello stesso mese dello scorso anno. Mentre gli addetti delle localizzazioni delle imprese operanti in Emilia-Romagna nel secondo trimestre di quest’anno, il dato più recente disponibile, hanno raggiunto quota 1.760.435 con un incremento di 32.887 unità (+1,9 per cento) rispetto allo stesso trimestre del 2022. A livello nazionale si è registrata una flessione delle imprese attive leggermente più contenuta (-0,7 per cento).
I settori di attività economica.
La tendenza alla riduzione della base imprenditoriale regionale in agricoltura si è rafforzata rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno e si è accentuata anche nell’industria e nel commercio, soprattutto, però, si è invertita la precedente tendenza all’aumento delle imprese delle costruzioni, mentre si è ridotta la spinta all’aumento della base imprenditoriale del complesso dei servizi diversi dal commercio. In dettaglio, procede la revisione della struttura della base imprenditoriale dell’agricoltura, silvicoltura e pesca che si è ridotta di 1.300 unità (-2,4 per cento). Il processo di concentrazione da lungo tempo in corso nell’industria ha accelerato e fatto registrare la più rapida riduzione delle imprese (-2,5 per cento, -1.084 unità) tra i macrosettori considerati, anche se è ancora una volta nell’insieme del commercio all'ingrosso e al dettaglio e della riparazione di autoveicoli e motocicli che si è avuta la diminuzione più consistente delle imprese attive (-2.048 unita, -2,4 per cento). Ancora, ha trovato conferma la recente ripresa di una tendenza demografica discendente per le imprese delle costruzioni con una diminuzione tendenziale delle attive di 615 imprese (-0,9 per cento). Solo l’insieme delle imprese attive negli altri servizi diversi dal commercio ha continuato a crescere (+640 imprese), anche se moderatamente (+0,4 per cento).
La forma giuridica.
L’accelerazione della tendenza alla concentrazione della base imprenditoriale si è tradotta principalmente in una accentuazione della tendenza alla diminuzione per le ditte individuali (-4.400 unità, -2,0 per cento) e in un rafforzato contributo negativo derivante dalla variazione del numero delle società di persone (-1.978 unità, -2,8 per cento). Inoltre, ha trovato conferma anche la tendenza alla riduzione delle società costituite con altre forme, prevalentemente date da cooperative e consorzi (-108 unità, 1,9 per cento). Quindi, ancora una volta sono aumentate solamente le società di capitale (+2.079 unità, +2,0 per cento), sostenute dall’attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata, semplificata in particolare.
Le imprese registrate
Al 30 settembre 2023 le imprese registrate in Emilia-Romagna sono risultate 442.329 e rispetto alla fine del trimestre precedente sono rimaste sostanzialmente invariate (+58 unità, +0,01 per cento) nonostante la stagionalità moderatamente positiva che solitamene caratterizza il terzo trimestre dell’anno. In regione nell’estate 2023, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, le iscrizioni sono lievissimamente aumentate (4.642), mentre le cessazioni (4.620) si sono ridotte di un terzo rispetto all’elevato livello toccato nello stesso trimestre dello scorso anno. Anche in questo trimestre l’andamento ha risentito di un numero relativamente elevato di cessazioni di ufficio (1.043), che erano risultate addirittura 3.248 nello stesso trimestre dello scorso anno e solo 196 nel terzo trimestre del 2019.
L'analisi completa della Demografia delle imprese
I dati della Demografia delle imprese